Generalità:
Si tratta di una pianta erbacea; la coltura è a ciclo annuale. La foglia presenta un lembo lobato o lirato, caratteristico della specie, i fiori di colore giallo sono raccolti in infiorescenze (corimbi) serrate; la radice è carnosa, a polpa croccante, e di colore bianco.La coltivazione è realizzata in pien'aria; l'epoca di semina va da luglio a settembre; la raccolta, effettuata in più riprese riunendo in mazzetti steli e foglie, è manuale e ricade nel periodo novembre-febbraio. La densità colturale è di 15-20 piante a metro quadrato; la semina si può effettuare a spaglio o a file distanti 20-30 cm. Viene coltivata senza l'ausilio dell'irrigazione e senza la presenza di tutori. Dopo ogni raccolta, operata manualmente, il prodotto viene posto in cassette di legno e/o plastica ed è inviato ai mercati.La coltivazione di questo ortaggio è antichissima e ha diffusione prettamente locale. Benchè meno diffuso delle più comuni "cime di rapa", alle quali è botanicamente e merceologicamente molto affine, questo prodotto si distingue per le più pregiate caratteristiche organolettiche. Dal caratteristico sapore amarognolo e dall'inconfondibile profumo che sprigiona, rappresenta il contorno ideale per molti piatti invernali, come le salsicce, la carne di maiale o la provola, fresca o alla brace.
Coltivazione:
Desidera un terriccio specifico da orto, drenante ma fertile e ricco di sostanza organica con pH neutro. Può essere seminato tra giugno e agosto all’esterno (a terra o in vaso). Depositare a 1-2 cm di profondità e a distanza di circa 20 cm da fila a fila e 15 cm sulla fila, su terriccio umificato, un gruppo di semi. Tenere umido fino alla germinazione.Preferisce climi miti tendenti al freddo, non sopporta il caldo. Può essere seminata in pieno sole.